- non lasciare mai i cani da soli insieme
- eliminare tutti gli oggetti del "contendere" (ciotole, giochi, ecc.)
- capire quale dei due cani occupa la posizione gerarchica più alta e regolarsi di conseguenza
- interrompere le lotte distraendo i cani e ricordarsi di non premiare\punire nè l'uno, nè l'altro
- la sterilizzazione può essere una soluzione (ma dipende sempre dal carattere del cane, non è una garanzia di pace).
In questo blog, parlerò del mio amore per gli animali e di come ha cambiato la mia vita l'arrivo di Ganja, bellissima meticcia di Siberian Husky..
lunedì 17 maggio 2010
RIVALITA' NEL BRANCO
Chi, come me, ha deciso di affrontare l'esperienza di avere due cani dello stesso sesso, sa già di cosa andremo a parlare. Io ho Ganja, come vi ho detto, da sette anni; quest'anno abbiamo deciso di prendere Camilla, visto che rischiava il canile, o di essere adottata in una famiglia sbagliata. Sapevo che avremmo avuto un bel pò da fare e sinceramente pensavo fosse un pò più semplice.Camilla è arrivata a casa nostra adolescente, aveva 10 mesi e non era mai stata in calore. I primi tempi sono stati relativamente più semplici, la nuova arrivata ancora era impaurita e molto timida,e soprattutto si sentiva ancora molto cucciola; Ganja dal suo canto mal sopportava, essendo sempre stata dominante. Speravo nel carattere mite e dolce di Camilla, ma mi sbagliavo, era solo timidezza iniziale.Ora che sta con noi da un pò, è venuto fuori il suo bel caratterino..Infatti stanno tutto il tempo a ringhiarsi e le dobbiamo addirittura far mangiare separate; quando ci accorgiamo che sono particolarmente nervose, non le facciamo rimanere da sole insieme, se non in nostra presenza.
Questo tipo di aggressività è chiamata "aggressività sociale" o "rivalità tra fratelli" e si verifica, appunto, tra cani che convivono sotto lo stesso tetto; spesso lo stimolo scatenante è il PROPRIETARIO e tutto ciò che a lui connesso. Per capire questo atteggiamento è necessario ricordare qual è la natura del cane. In natura, il cane vive in gruppi sociali regolate da gerarchie e queste sono molto importanti per una serena convivenza. Un errore in cui è facile cadere è il proteggere il cane che le prende e sgridare l'assalitore; questo può portare solo a peggiorare la situazione perchè crea equivoci. Il cane attaccato si sente "coalizzato" col padrone, si sente quindi più forte e continua a reagire invece che sottomettersi; fa così aumentare il conflitto che, anzichè risolversi da solo, come dovrebbe, diventa sempre più pericoloso. In queste situazioni di astio si deve individuare qual è il cane che crea tensione e imparare ad accorgersi quando la situazione sta per degenerare ed è meglio allontanare i due concorenti.
Il proprietario non può far altro che attenersi a queste precauzioni:
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